Histoire d’O
Il mio percorso artistico legato alla pittura nasce concretamente agli inizi del 1996, quando trasportato dal forte e continuo richiamo per l’Arte, sento l’esigenza di esprimere la mia Creatività ed il sempre maggior piacere di esser capace di impressionare le mie forti ed a volte incontenibili emozioni sulla tela.
Mi rendo conto fin da subito di aver scelto la Via più consona e sincronica alle esigenze e alle prospettive.
Ricerco… spinto dal mio grande e continuo entusiasmo e dalla mia interiore sensibilità creativa, sempre desiderosa di esondare dagli spazi e dalle regole imposte dal comune vivere.
Impronto fin da subito la mia pittura sulla continua ricerca del dettaglio nuovo da inserire ogni volta e sulla sperimentazione di tecniche, materiali, dinamiche che vadano sempre oltre la matericità del quadro. Ne nasce in modo naturale una pittura fortemente emozionale e sempre più personale, animica, a volte estrema, per la forza espositiva che riesco ad improntare grazie alle forme, ai temi esposti e ai cromatismi.
Una pittura spesso caratterizzata dai miei umori e dai miei più profondi stati d’animo, questo anche grazie al frutto del mio cammino interiore verso una ricerca spirituale che va ben oltre la fisicità di quell’apparente realtà che viviamo comunemente.
Alcuni anni fa… durante la premiazione per aver vinto il primo premio di un concorso d’Arte mi colpì molto ciò che disse il Presidente di Giuria Dario Fo, artista teatrale e drammaturgo, nonché Premio Nobel per la Letteratura, nel descrivere la mia pittura:
”L’introspettivo, ma appariscente aspetto di ogni opera di Claudio Anzidei, ci riporta in tempi passati. O futuri?”
A questo pensai molto ed arrivai alla seguente riflessione: “L’Arte trasporta laddove ogni ancestrale simbolo è visto, sentito e considerato come un messaggio di insegnamento e rinnovamento, affinché la Vita abbia un significato “oltre” il quotidiano”.
Attraverso le mie opere… Comunico… Scambio… Cerco sempre di dissacrare modi e luoghi comuni, abitudini, impregno ogni tela di un sottile richiamo verso quello che è il nostro Libero Arbitrio, che ogni Essere Umano ha e deve usare per poter crescere dentro come fuori, nel migliore dei modi, affinché sia felice, ma soprattutto, attraverso le mie opere…Vivo l’intensità e la gioia di un Sogno che si è trasformato in Realtà…
Sognare e Credere sono gli elementi fondamentali per trasformare la nostra Vita e per raggiungere le mete che pensavamo inarrivabili…
Ed è per questo che dico a tutti coloro che osservano le mie opere di non fermarsi alla pura e tangibile matericità, ma di superare col proprio Sentire cosciente, andando oltre e verso gli aspetti del reale messaggio contenuto.
Non limitiamoci dunque all’ingannevole e limitante esteriorità, ma diamo un senso forte e profondo a questo sottile passaggio, scoprendo così il Sentiero che ci conduce alla nostra antica animica Essenza.
E’ con AMORE e FEDE verso qualcosa di più grande, nel quale ognuno di noi crede, il perché dello spostamento verso una Nuova Intima Dimensione, dove tutto risulta essere verità, dove la Forza per credere in noi e nella Vita ci guiderà verso un nuovo Infinito.
In un Tempo, qualcuno sussurrò:
“Solo ricordando il nostro antico animico passato, ci è permesso di vivere un Cosciente futuro, ma è attraverso il presente del “Qui ed Ora” che viviamo la Vita”.
Ricercando i perché dell’esistenza, attraverso il lavoro, la quotidianità, gli insegnamenti ricevuti, forse più semplicemente vivendo la Vita, capisci che nulla è definitivo in questa realtà umana, quindi anche l’Arte è in continua trasformazione: Essenza, Crescita, Cambiamento, elementi concretati nei continui ed infiniti istanti che si susseguono nel vano inseguimento del Tempo verso quell’inattingibile Spazio infinito.
E’ invece l’Intelligenza Creatrice che si trasforma in elemento tridimensionale, poiché essa si proietta e si attua nel medesimo. L’Arte è… come da sempre ripeto, ”Una Storia infinita”, densa di figure, colori, simboli, è una rappresentazione cosmica degli innumerevoli livelli di lettura, poiché “ciascuno riconoscerà ciò che già conosce”, dall’alchemico visionario al formale realista.
Ed è proprio per questo che sostengo sempre che nel porsi dinanzi a qualsiasi opera diverrebbe limitante investirla di un unico giudizio.
A Voi…